Teatro

Aperitivi culturali per il Festival

Aperitivi culturali per il Festival

A Macerata, ogni weekend del Festival lirico a mezzogiorno, gli Aperitivi culturali propongono incontri di approfondimento con giornalisti, registi, filosofi ed esperti in varie materie con degustazione di vini e assaggi di prodotti tipici.

La filosofia, l’arte, il diritto, la storia, la letteratura influenzano e vengono influenzati dall'opera lirica. Come? Lo svela da nove anni a Macerata l’associazione Sferisterio Cultura con gli Aperitivi Culturali, organizzati agli Antichi Forni, presso i sotterranei del Teatro Lauro Rossi con ingresso da piaggia della Torre. Critici musicali, filosofi ed esperti in vari settori raccontano i personaggi e i temi delle quattro opere in cartellone (Rigoletto, Cavalleria Rusticana, Pagliacci e Bohème) tutti i venerdì, sabato e domenica del Festival alle 12, incontri a cui segue un brindisi con i vini marchigiani e la degustazione di prodotti tipici.
Inizio, come il Festival allo Sferisterio, venerdì 17 luglio con Rigoletto e la poetica di un Ta-tàa, insieme al giornalista Enrico Girardi e al regista Federico Grazzini. Il giorno successivo, sabato 18 luglio, la giornalista Carla Moreni e il regista Alessandro Talevi incentrano il dibattito su Cavalleria rusticana e Pagliacci, due schegge di vita. Domenica 19 luglio il direttore AMAT Gilberto Santini si misura con Ludovico Einaudi in occasione del concerto del pianista all’Arena.
Nel weekend successivo, venerdì 24 luglio la filosofa Monia Andreani  tratta Le relazioni pericolose, conversazione sul tema dei “codici d’onore” ispirata alle opere veriste in cartellone. Il retaggio di ogn’uomo: Rigoletto e il pianto negato è invece il titolo della riflessione psicologica tenuta dal critico musicale Alberto Batisti sabato 25 luglio. Per celebrare la Prima dell’acclamata Bohème di Leo Muscato – domenica 26 luglio -, il regista Leo Muscato e il giornalista Angelo Foletto parlano di Un toscano a Parigi.
A seguire Umberto Curi, Paola Magnarelli, Valerio Spigarelli, Andrea Panzavolta e Lucrezia Ercoli per chiudere, come ormai tradizionale, col direttore artistico di Macerata Opera Festival Francesco Micheli su Il gusto dell’opera, bilanci e prospettive del Festival.
Lo slogan “Chi sa solo d’opera non sa niente d’opera” è il motivo ispiratore dell'iniziativa.